lunedì 3 febbraio 2003

La primula del giorno dopo

Si presenta al tavolo una signora, una di quelle che ti cominciano a sorridere a cento metri di distanza. Certo, pensi, la faccia questa mattina, svegliatomi presto per venire qui in Vaticano a gonfiare palloncini, non è delle migliori ma…ridere da una distanza così notevole mi sembra esagerato. Fa freddo anche a Roma, e non me l’avevano raccontato. Ci troviamo a gonfiare con l’elio (che non è un volontario ma una gas) centinaia di palloncini e mongolfiere per sperare di poter alzare, ad altezza Papa, la nostra scritta: Si alla vita. La signora si avvicina ancora al banchetto e, sempre sorridendo (che bello vedere la gente sorridere) chiede un vasetto di primula.
La primula della vita, il nostro fiore, il fiore primaverile che ormai è un altro simbolo efficace della nostra associazione diffuso in migliaia di piazze italiane nonostante i media non ne accennino minimamente.

La signora sorride e racconta che, proprio una settimana fa, nonostante il freddo, la primula dimenticata sul balcone di casa è rifiorita quasi a ricordarle non l’arrivo della primavera ma della giornata per la vita.
Mi commuovo a sentirla e mi fa anche molto piacere: che bello pensare che un fiore attende con ansia la annuale giornata per la vita per tornare a vivere.
Questo è il sorriso che mi porto dentro tutto il giorno, questo è il fiore che sboccia nel mio cuore.
Eccola la primula del giorno dopo, quella che ritorna ogni anno per la giornata per la vita. La primula del giorno dopo sono tutte quelle mani che abbiamo incontrato in questa giornata e lungo tutte le piazze della penisola; la primula del giorno dopo è quella ragazza che, trovando un nostro volantino in giro chissà dove, ha visitato il sito, assieme a migliaia di altre persone, ed ora ci chiede come può anche lei collaborare ed impiantare una primula nel giardino della vita; la primula del giorno dopo non è un contraccettivo d’emergenza ma è la parola amore alla madre in attesa… non solo di un figlio ma proprio di questa accoglienza.
La prima del giorno dopo è il resoconto di ogni volontaria e volontario che, infreddolito in tutta Italia, è stato ancora una volta in mezzo alla gente come da 27 anni facciamo tutti noi del Movimento per la Vita Italiano.

La primula del giorno dopo è quel fiorellino sul nostro davanzale di casa che ci farà compagnia per i prossimi giorni e che sarà capace di addormentarsi in un angolo e risvegliarsi in tempo, l’anno prossimo, per ricordarci che è ancora giornata per la vita.

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