mercoledì 14 febbraio 2007

Niente quorum al referendum sull’aborto in Portogallo: esultanza del Movimento per la Vita

Niente quorum al referendum sull’aborto in Portogallo: esultanza del Movimento per la Vita
ROMA, lunedì, 12 febbraio 2007 (ZENIT.org).- Il Movimento per la Vita (MpV) ha espresso soddisfazione per il risultato del referendum volto alla liberalizzazione dell’aborto, svoltosi in Portogallo l’11 di febbraio.
 In una dichiarazione rilasciata a ZENIT, Carlo Casini, Presidente del MpV, ha detto che “l’Europa può ripartire da qui”.  “La società portoghese, nonostante le iniziali indecisioni del fronte antiabortista, ha dato una risposta chiara al tentativo del governo di liberalizzare l’aborto”, ha spiegato Casini.
 Secondo il Presidente del MpV “anche volendo sposare la soluzione più prudente, i portoghesi hanno dimostrato di non considerare la liberalizzazione dell’aborto come una questione urgente. Ma l’ampiezza del risultato legittima anche interpretazioni più ottimistiche: in sostanza meno del 25% dei portoghesi ha chiesto di modificare la legge sull’aborto. Per il resto, anche considerando una fetta consistente di assenteismo fisiologico, ha detto un ‘niet’ secco ed inequivocabile”.
 Di fronte alle intenzioni degli esponenti di governo portoghese di voler andare avanti per una legge che liberalizzi l’aborto, Casini ha commentato: “Con una protervia figlia minore dell’ideologia, il governo di Lisbona si fa beffe della volontà popolare e della democrazia e prosegue per la sua strada”.
 Per il Presidente del MpV “la battaglia è destinata a continuare. Una battaglia che riguarda il Portogallo e non solo”.
 “L’Europa intera – ha concluso Casini – affida ai suoi quattro estremi geografici (Malta, Irlanda, Polonia e Portogallo) le speranze di ripartire nel sogno originale di edificare una società continentale basata sulla dignità umana e sui diritti di ogni individuo, senza distinzioni”.

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