martedì 20 febbraio 2007

Tredicenne costretta ad abortire

Costretta o non costretta ad abortire forse non lo sapremo mai. Vero è che la storia fa tristezza ed acqua da tutte le parti. Se così possiamo dire. Vero è che per ora parlano i fatti. Valentina, è stata chiamata così, viene da una esperienza dolorosa di orfanotrofio all'estero, viene adottata a 8 anni, i suoi genitori adottivi poi si separano, lei cresce nella sua pre adolescenza con tutto questo passato, e presente, addosso!
Ora ha 13 anni, amoreggia con un quasi coetaneo di 15, rimane incinta, la madre adottiva le dice subito di abortire perchè "... non ha i soldi per mantenerlo".Comincia un iter penoso. sembra che lei voglia tenere il figlio. La madre adottiva no. Non si interpella il padre adottivo. Secondo la L.194/78 viene quindi interpellato un giudice tutelare dei minori, tribunale di Torino, che, dopo "lungo ed attento colloquio" da il permesso per l'aborto.
La presidente del Tribunale Civile di Torino, Sezione Famiglia, dott.ssa Marina Ponzetto dice che la ragazzina è stata ascoltata, le sono state prospettate tutte le possibilità, compreso l'abbandono del figlio ed il susseguente stato di abbandono, compresa l'accoglienza in una comunità per minori ma... Valentina ha deciso per l'aborto.
Ditemi una cosa, per favore. Delle due, una: o non sapete prospettare la vita, cose belle, la scelta migliore ad una ragazzina e quindi dimettetevi. O non l'avete fatto e perciò dimettetevi lo stesso.
Rabbrividisco all'idea di uno stato che non sappia far nulla oltre a proporre l'aborto a due figli di 13 e 15 anni.
E' uno scempio questo.
Senza condanna, ma dobbiamo reagire affinchè non accada più nulla del genere.
Possibile che lo Stato non sappia dare aiuti?
Possibile che nessuno abbia intravisto negli occhi di questa madre il desiderio di vivere e tenere in vita il proprio figlio?
Altrimenti perchè prima di andare ad abortire, Valentina è stata ricoverata all'ospedale Mauriziano in stato confusionale per aver assunto droga ed alcool?
Era così convinta e serena di abortire? Perchè allora adesso è ricoverata in un Istituto Psichiatrico?
E' questo il risultato delle "possibilità" offerte a lei dallo Stato? Vergogna.
Come si fa a rispondere ad un errore con un altro errore.
Piccola Valentina, sappi che noi, come singoli, come famiglia, saremo sempre vicini a te, al tuo fidanzato, a tuo figlio che da lassù ci aiuterà ogni prossimo giorno.

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