venerdì 28 novembre 2008

Promemoria Pro Presepe

PROMEMORIA PRO PRESEPE

Perchè fare il presepio a scuola fa bene a tutti gli studenti

1. La conoscenza reciproca alimenta il dialogo e il rispetto. Gli studenti immigrati di religione non cristiana vengono rispettati di più se noi non cancelliamo i simboli della nostra tradizione e della religione storicamente maggioritaria nel nostro Paese e non li priviamo della possibilità di conoscere un pezzo della storia e della cultura del Paese nel quale vivono e del quale un domani potrebbero diventare cittadini.

2. I musulmani non sono offesi dalla celebrazione del Natale. Al contrario, il Natale ha le caratteristiche per essere una festa condivisa, in quanto l'Islam venera Maria e considera Gesù l’ultimo profeta prima di Maometto. In numerosi Paesi a maggioranza islamica, il Natale (cattolico o ortodosso) è considerato festa nazionale.

3. “Rispettare” gli studenti immigrati non cristiani non può significare discriminare quelli cristiani. Non è corretto discriminare i molti studenti immigrati di religione cattolica o più in generale cristiana, impedendo loro di festeggiare a scuola il Natale. D’altronde essi potrebbero arricchire la nostra cultura, “insegnandoci” il modo in cui il Natale viene festeggiato nei loro Paesi d’origine.

4. Non si può “tutelare” la minoranza limitando i diritti della maggioranza. Vivere in una società multiculturale non comporta le necessità di rendere i bambini italiani “orfani” della loro origine, privandoli della possibilità di conoscere un simbolo della storia religiosa, culturale, artistica, popolare italiana. Rispettare le diversità non significa negare le differenze ma imparare a farle convivere in armonia e rispetto.

5. Natale è la festa che ricorda l’evento storico della nascita di Gesù Cristo. Questo evento sta alla radice della nostra civiltà al punto tale che noi contiamo gli anni a partire da esso. A prescindere dall’adesione alla religione cattolica, negare il Natale di Gesù significa negare l’origine della nostra civiltà. E’ un atto violento: non a caso furono i nazisti i primi a sostituire il Natale con la Festa della Luce.

6. Fare il presepe in classe non impone a nessun bambino di diventare cristiano. Il presepe è simbolo di amore e di accoglienza, segno di pace e di fratellanza universale. memoria del sorgere del cristianesimo, religione del nostro paese e fondamento dei valori universali propri di ogni essere umano: libertà, uguaglianza, pari dignità tra uomo e donna. Sono le basi su cui costruire una integrazione autentica, basata sul rispetto reciproco.

7. La laicità è un metodo, non è un contenuto. Essere laici non significa essere anticristiani ma approcciare in modo ragionevole la realtà e impedire che una posizione prevalga in modo violento sulle altre. La vera laicità include, non esclude, apre al confronto, non chiude fuori dalla porta culture, religioni, tradizioni ma ne valorizza il meglio.

8. La “neutralità religiosa” offende tutti. Se si toglie dalla scuola il presepe e il riferimento alla nascita di Gesù, per logica conseguenza va tolto ogni riferimento a ricorrenze come il Ramadan o Halloween (è la contrazione di All Hallows Eve che significa "vigilia di Tutti i Santi", la Festa di tutti i Santi); senza dimenticare che lo stesso “laico” Babbo Natale, che in molte scuole porta i doni “al posto” di Gesù Bambino, in realtà è Santa Klaus, cioè San Nicola.

9. Tolto il presepe, Natale rimane esclusivamente una festa del consumismo, fatta di regali e di abbuffate, priva di valori e di insegnamenti. E’ a questo che vogliamo educare gli studenti delle nostre scuole?

mercoledì 26 novembre 2008

In diretta dal Don Orione

Questa sera Mercoledi 26 Novembre 2008 dalle ore 21 alle 22.40 diretta Radio Mater www.radiomater.com dalla Piccola Opera della Divina Provvidenza - don Orione in Roma. Intervista a don Aurelio Fusi segretario generale

mercoledì 19 novembre 2008

Il mio intervento a Liberi di vivere (Nomadelfia 18 novembre 2008)

Liberi di vivere - consegna firme al Quirinale
Intervento di apertura del presidente Giorgio Gibertini
Carissimi amici qui presenti a Roma e soprattutto carissimi amici che ci ascoltate grazie alle frequenze nazionali di Radio Mater, benvenuti in questa serata intitolata “Liberi di vivere”. Mi sia permesso anzitutto di ringraziare i nostri ospiti, ovvero la comunità di Nomadelfia qui rappresentata dal gruppo familiare Giovanni Paolo II e soprattutto da Mamma Irene, prima mamma di vocazione a seguire don Zeno Saltini in questa sua opera. La vostra ospitalità sono ancor di più testimonianza ed adesione all’appello Liberi di vivere .

venerdì 14 novembre 2008

Liberi di vivere.... anche per Eluana

MARTEDI 18 NOVEMBRE 2008
alle ore 21 a Nomadelfia Roma (via del Casale di San Michele 46) l'amico Antonio Palmieri presenterà il libro e la raccolta di firme
LIBERI DI VIVERE... anche per Eluana
www.liberidivivere.it per dare agli amici malati di Sla (come Mario Melazzini) le possibilità di cura e la possibilità di continuare a vivere.

mercoledì 12 novembre 2008

Discussione su Liberi di vivere

 

Citazione

Liberi di vivere
Liberi di vivere
Tenuto da:Giorgio Gibertini ed on. Antonio Palmieri
Data e ora:martedì 18 novembre 2008 alle 21.00

Visualizza l'evento su Windows Live Spaces

martedì 11 novembre 2008

Giovedi sarò a Trapani

MAW9307 4 pol gn00 391 ITA0307;
Apc-Immigrati/Domani a Castelvetrano convegno incontro interculturale
A promuoverlo la società cooperativa sociale Onlus Insieme

Roma, 11 nov. (Apcom) - Si terrà domani, presso il complesso "La
locanda di Selinunte, nel Comune di Castelvetrano, il convegno
dal titolo 'Incontro Interculturale' promosso dalla società
cooperativa Sociale Onlus Insieme.

    "Grazie al coinvolgimento diretto del Prefetto Stefano Trotta e
del Sindaco Giovanni Pompeo di Castelvetrano - dichiara in una
nota il presidente di Insieme Giuseppe Scozzari - abbiamo
realizzato questa giornata di presentazione, alla cittadinanza
locale e nazionale, alla stampa locale e nazionale, del nostro
modo di accoglienza dell'immigrato che già ha ricevuto
importantissimi riconoscimenti dell'ONU ed è l'unico ad avere il
certificato di qualità ISO 900".

    Il Consorzio Connecting People è una impresa socialmente
orientata impegnata per la costruzione di comunità inclusive e
solidali; uno strumento di sviluppo dell'economia sociale guidato
dai principi della solidarietà, della democrazia partecipata e
della cittadinanza attiva, della lotta contro ogni schiavitù
morale e materiale. La missione della società - informa ancora la
nota - è quella di produrre innovazione e sviluppo a servizio
della rete; ambiti di intervento i settori Migrazioni, la
Cooperazione Internazionale e la Formazione. Conncecting People
gestisce in Italia 11 Centri cosiddetti di Prima Accoglienza e
tutti con lo stesso spirito guida e con personale altamente
qualificato.

Red/Ssa

111347 nov 08


venerdì 7 novembre 2008

convegno a Milano

Sabato 8 novembre sarò a Milano alle  16.30 a Santa Maria delle Grazie per il

Movimento per la vita uiversitario www.movitmilano.blogspot.com

mercoledì 5 novembre 2008

AUGURI OBAMA



Usa, Gibertini: Obama aiuti anche la vita a
rinascere


 

      Roma, 05 NOV (Velino)
- "Ci uniamo al coro di




complimenti per l'elezione di Barack Obama a presidente degli Stati Uniti di America. Mi auguro che il nuovo presidente



affronti con adeguatezza le tematiche bioetiche dando alla vita non ancora nata una priorita' oggi indispensabile". Lo















dichiara Giorgio Gibertini del Centro di Aiuto alla vita di Roma. "Da Obama - continua - ci aspettiamo un'inversione di tendenza, un cambiamento nelle politiche abortiste americane nella speranza che anche su questo tema, e per tutto il mondo, inizi una nuova stagione di difesa della vita da concepimento a morte naturale. Auguri ancora da tutti i nostri volontati e dalle 100 mamme e figli aiutati a 'rinascere'".

051402 NOV 08 NNNN

CONGRATULAZIONI A VELTRONI

Vince Obama e Francesco Cossiga invia le sue congratulazioni non al leader democratico americano ma a quello italiano, Walter Veltroni. Il presidente emerito della Repubblica ha infatti inviato questa notte a Veltroni il seguente telegramma: ''Caro Veltroni - ironizza l'ex capo dello Stato - ti invio le mie piu' vive congratulazioni per il grande successo ottenuto da te e dal Partito Democratico che oggi guidi con la elezione di Barack Obama alla Presidenza degli Stati Uniti, elezione alla quale hai certamente dato un contributo decisivo con la tua presenza negli USA. Io penso che l'Italia avra' in futuro dalla Casa Bianca un ascolto, un molto maggiore ascolto, che non l'Italietta di Alcide De Gasperi e di quel 'partito di malaffare' che fu la democrazia Cristiana, Ad maiora! Cordialmente Francesco Cossiga

CACCIARI, NESSUNO SI APPROPRI DELLA SUA VITTOR

BAMA: CACCIARI, NESSUNO SI APPROPRI DELLA SUA VITTORIA

   (ANSA) - VENEZIA, 5 NOV - ''Spero che nessuno sia cosi' patetico da appropriarsi della vittoria di Obama. Spero che
alcuni esponenti del nostro governo abbiano quel residuo senso del pudore di non dire che assomigliano a Barack''. Lo rileva
Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, intervistato da Affaritaliani.it, sull'elezioni del candidato democratico alla Casa Bianca. Per Cacciari, ''neanche il Partito Democratico ha niente a che fare con Obama. Quando vedro' il Pd rinnovarsi, non dico a livello di presidenti, ma di consiglieri comunali, con
qualche quarantenne in piu', allora ne parleremo''.  ''Per quanta stima e affetto io abbia per Veltroni, e' comico- dice - metterlo accanto a un evento di questa portata epocale. E sarebbe vergognoso se il tentativo di dire assomigliamo a Obama venisse da chi fino a ieri diceva di essere amico di Bush''. ''E' - conclude - una cosa straordinaria per il mondo, se non altro per il suo valore simbolico che e' assolutamente incalcolabile negli effetti che potra' avere. Quindi ridurre
tutto a una chiave di convenienza per questo o quel partito significa banalizzare questo fatto davvero epocale. Gia' di per se' questo evento ha un significato addirittura metapolitico. E' un fatto di tale rilievo culturale e direi addirittura antropologico, una cosa eccezionale. Banalizzarla dicendo che questo o quel partitello in giro per il mondo cerchi di appropriarsene e' comico e patetico. E', in generale, un rinnovarsi generale dell'immagine dell'America che puo' avere
effetti straordinari per gli equilibri politici e culturali
mondiali''. (ANSA).

martedì 4 novembre 2008

Il terrorismo dei Prof


Radio24, rubrica “La Zanzara” di
giovedì 30 ottobre, ore 20. Telefonata della madre di due studenti di un liceo
artistico (è possibile ascoltarla sul sito web).


 

Una certa
Michela da Livorno: “Sono la mamma di due
ragazzi. Stanno scioperando e non sanno per cosa. Ho parlato con i miei figli e
i loro compagni, non conoscono niente, non sono informati, sono solo motivati
dal terrorismo psicologico dei loro professori…”


 

Il
conduttore: Cosa intende per terrorismo, ci spieghi..


“Qualche settimana fa c’è stato un altro sciopero e loro non
hanno partecipato. Sono andati a scuola. Sono tornati arrabbiati, perché la
professoressa, la loro professoressa di italiano li ha aggrediti e offesi, gli
ha detto che non avevano fatto l’interesse della scuola, quello suo e di tutti
i professori…”


 

Il
conduttore: Mi faccia capire, aggrediti in che senso?


“Aggrediti a male parole, gli ha detto che erano dei
deficienti, che non capivano niente perché non rispettavano il lavoro che lei
stava facendo. A casa si sono arrabbiati con me. Oggi il ragazzo è tornato
tutto eccitato:mamma, abbiamo fatto un gran casino, abbiamo suonato e ballato.
Pensa, c’era questo e quel professore…”


 

Il
conduttore: Vada dal preside, faccia qualcosa…


“Devo stare attenta, perché la ragazza è al quinto anno.
Devo lasciar perdere. Sono una combattiva, ma in passato, quando ho fatto
qualcosa a rimetterci sono stati i miei figli”


lunedì 3 novembre 2008