lunedì 24 gennaio 2011

Milano così di corsa per una carezza a mia madre

Sono sul treno di ritorno a Roma se il wifi Frecciarossa tiene provo a vedere un po' di lavoro anche se ho un po' di tristezza nel cuore, non è mai bello vedere la propria madre che rimane seduta in pigiama solo per non farsi vedere dai figli distesa a letto.
Mia mamma è al Niguarda, qualche problema di cuore e di respiro anche se, l'unica certezza, è che non ci sono certezze e che la causa di tutto non si sa ancora quale sia.
Mia madre è lì impotente come lo siamo tutti noi davanti al mistero e per lei, e per tutti noi, è tornato il tempo delle domande sulle cose vere della vita che contano e che ti tengono assieme, come famiglia, anche se la porta di casa bussa a 600 km di distanza.
Milano e Roma oggi sono così vicine. L'Alta Velocità ci mette 2 ore e 59 minuti, funziona il wi fi ed il caffè costa un euro e cinquanta centesimo e non è neanche buono.
Sotto c'è la ferrovia che racconta di tutti questi viaggi Milano-Roma e Roma-Milano iniziati 8 anni fa, in solitaria, ed arricchiti ora di tre figli ed una moglie.
Il treno contiene tutti e sa raccontare anche questo.
Ma oggi sono solo, come ai vecchi tempi, come tuo figlio che corre a te per una carezza veloce di qualche ora perchè sei mia madre, la madre che mi ha generato la città che mi ha cresciuto

1 commento:

Laura ha detto...

Dai, andrà tutto bene. Bisogna avere fede. E tu ne hai tanta.

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