martedì 22 marzo 2011

La guerra è una cosa seria, buffoni e burattini non la faranno mai


Devo dire ai miei figli che siamo in guerra? Non so, vivo questo dilemma soprattutto perchè non saprei cosa dire loro, da che parte cominciare perchè "la guerra è una cosa seria, buffoni e burattini, no, non la faranno mai". Edoardo Bennato, quando cantava "E' stata tua la colpa", non poteva immaginare che ci sarebbe stato un Buffone (anzi un Bouffon) che la guerra l'avrebbe fatta eccome, mandando per primo i propri aerei mentre gli altri erano ancora seduti attorno al tavolo con la mano alzata per votare la risoluzione 1973 del 2011. Bouffon!
Devo dirglielo ai miei figli o no, voi che dite. Io non ci ho capito niente di questa guerra. Stavo ancora sul Ponte dell'Unità d'Italia a festeggiare l'unità della mia famiglia ignaro che ai piedi di Lampedusa fosse al via un'altra immane ed imperscrutabile tragedia. Come andrà a finire? Perché siamo in guerra? Perché non sono per strada neanche i pacifessi sinistroidi a tenere alta la tensione, perché nessuno ha ancora dato la colpa di tutto a Berlusconi. Che succede? Non siamo più in Italia?
Lo devo confessare. A casa mia non si guarda il telegiornale. D'altra parte, come fai a guardare il telegiornale se hai in giro per casa tre figli che insieme raggiungono 10 anni totale? I Servizi Sociali dovrebbero togliere i figli ai genitori che guardano il telegiornale la sera.
A casa mia non si guarda il telegiornale, è vero, a casa di un giornalista si vive senza telegiornale. Lo faccio per loro. Non per tener nascosta la verità ai figli ma perché non gliela so raccontare. Non so dire loro di Yara e del perché devono continuare a dirci come è stato ritrovato il cadavere uccidendoci con lei un'altra volta ancora; non so dire loro che quelle belle immagini di aerei che prendono il volo e producono un lampo di luce non sono giochi pirotecnici apprezzati dalla gente di Libia ma bombe che uccidono e che, una volta, i loro antenati erano intelligenti, queste cosa sono, bombe frettolose?
E allora spegniamo la televisione e ci mettiamo davanti al teatrino in camera. Mauro e Massimo si alternano ai burattini per mamma, babbo ed il piccolo Matteo. Si, i burattini fanno anche a botte a volte, per il nostro divertimento ma la guerra... non la faranno mai....

1 commento:

Cristina Deboni ha detto...

Concordo con quello che scrivi e delle domande che ti poni. Perchè di questa guerra frettolosa? I soliti sporchi interessi nascosti dietro all'aiuto di un popolo sotto le mani di un dittatore?

Anch'io non farei vedere ai miei figli il telegiornale, perché se sono così piccoli, inutile mettere nella loro testa le brutture del mondo, ne avranno di tempo per conoscerle loro malgrado.


Buona giornata Cri : )

Posta un commento