domenica 1 maggio 2011

Beato Giovanni Paolo II e... beati noi con lui

Beato lui e quindi Beati anche noi e non lo dico per dire ma perché credo veramente che anche per tutti noi, che con quel Papa siamo cresciuti, che a quel Papa facciamo ancora riferimento nelle preghiere, che grazie a quel Papa porteremo sempre dentro nel cuore un ricordo od un motivo per vivere.... beh, oggi siamo Beati con lui e sarà bello attendere il 22 ottobre di ogni anno tutti assieme.
Viva il Papa.
Stamattina ho provato a raggiungere San Pietro ovviamente in netto ritardo nei confronti di chi aveva vegliato tutta notte e che si è meritata la prima fila.
Io sono partito di casa alle 7.45 ed alle 8.20, giunto a piazza Risorgimento, già il tutto era bloccato. Però, caro Beato, ho voluto esserci lo stesso, seppur per qualche istante, ma volevo a tutti i costi respirare la grande atmosfera di gioia che vi era in tutta Roma e non solo per dire Io C'ero ma per dire Ci sei, ci sei ancora, tu, nostro caro Papa.
Poi sono tornato a casa per vivere in famiglia, abbracciato alla moglie ed ai figli, il momento della proclamazione a Beato e le lacrime sono scese irrimediabilmente.
A mamma Sara sono venute le lacrime perchè si è ricordata la sua prima GMG a Czestochowa, ed aveva solo 13 anni. A me tutti gli altri ricordi che in questi giorni ho provato a esternare, per me, ed un po' per voi, anche su questo blog.
Poi siamo andati a concludere la celebrazione assieme ai nostri amici di Nomadelfia in Roma.
La comunità di Nomadelfia era presente in piazza San Pietro con circa 70 giovani che ieri sera dapprima hanno partecipato alla veglia di preghiera al Circo Massimo e poi si sono incamminati verso il Vaticano e lì hanno aspettato fino alle 7 di stamattina per entrare in Piazza.
Complimenti ragazzi, complimenti davvero.
Una notte di attesa, preghiera, sonno stipati lungo via della Conciliazione e con molti momenti in piedi stretti uno contro l'alto e poi intere ore in piedi ad aspettare un altro passo.
Questi ragazzi sono tornati in comunità uno ad uno ed avevano lo stesso nostro volto stanco ma felice di quelle memorabili GMG e quindi sono certo che anche a loro rimarrà sempre nel cuore questa notte, qualsiasi indirizzo prenderanno per la loro vita.
Sarà questo forse il clima di santità che si respira quando si parla di Karol Wojtyla, come ha detto Benedetto XVI, bello e commosso come un fratello minore che può glorificare il suo predecessore.
Viva i Papa.
Ora le televisioni rimandano la coda di gente che piano piano entra silenziosa in Basilica per salutare il Papa Beato nel suo feretro.
Io vivo a Roma e quindi lascio il mio posto a voi pellegrini qui presenti: vi andrò uno dei prossimi giorni.
Il periodo di Grazia, che dalla Pasqua ci ha portato alla Beatificazione, sta per concludersi. Ora davvero servirebbe un periodo lungo in cui possiamo solo dirti, nostro Signore: Grazie. Un periodo di grazie.

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