sabato 16 luglio 2011

I sacrifici dovrebbero essere per tutti

Si dice “mal comune mezzo gaudio”. Qui ci rimane, a leggere i primi lanci di giornale sulla Manovra finanziaria, il molto male e non solo comune (ma anche in provincia!) e nessun gaudio.  Fare sacrifici ci siamo abituati noi italiani, noi padri di famiglia, noi famiglie. Eccome!
Mai e poi mai nessuno di noi si sarebbe aspettato un aiuto dallo Stato soprattutto in questa situazione economica generale. Però… vi è sempre un però ed ancor più ora il però è super d’obbligo. Se i sacrifici li facessero tutti sarebbe tutto più sopportabile.
E voglio cominciare a fare degli esempi ritornando a quello che ci siamo anche detti qualche giorno fa ma che ora riprende attualità. Le province. Fossero state tagliate quelle sicuramente ci saremmo potuti risparmiare almeno i 10 euro in più su tutti i ticket sanitari. Perchè non sono state abolite le 110 province. Uno poi spulcia le carte e scopre che: 4o presidenti di provincia sono del Pd, 36 del Pdl, 13 della Lega, 5 dell’Udc, 2 ad Mpa e Margherita e via dicendo.
E’ questa la coesione nazionale di cui parla Napolitano? Tutti uniti per i propri interessi? Ecco spiegato perchè l’abolizione delle province non è passata e non passerà mai.
Pubblicato su Dailyblog il 150711

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