domenica 30 ottobre 2011

Bocciare "Il Ponte" prima di "un ponte"

Una volta il Governo propose di sopprimere tutti i Ponti allarmando gli italiani tutti che soggiornano su questa terra, tra una occupazione e l'altra, ma in attesa di "soggiornare", nel vero senso della parola, fuori città per qualche ora.
Ora, per mantenere la parola data, il Governo ha soppresso un unico Ponte e, grazie a Dio, non è quello che ci stiamo accingendo a vivere, ma il Ponte per eccellenza, quello che da venti anni è il fiore all'occhiello del Premier Berlusconi, il suo refrain ancor più che nei motivetti francesi canticchiati alle sue feste: il Ponte sullo Stretto di Messina.Cosa è successo ieri? Il ponte sullo stretto di Messina non si farà (forse mai più) per volontà non dell'opposizione, ma del governo. L'aula della Camera ha approvato una mozione dell'Italia dei valori che impegna il governo alla «soppressione dei finanziamenti» previsti per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Il testo è passato con il parere favorevole del governo, probabilmente preoccupato in caso di parere contrario di essere battuto nuovamente alla Camera.
Prevale in me il dispiacere perchè già mi ero visto con la mia Multipla sfrecciare sullo Stretto e scaricare la mia famiglia in una delle terre più belle al mondo: l'idea di arrivare stanco e provato a Reggio Calabria dopo un viaggio infernale ed aspettare Caronte (Caron Dimonio dagli occhi di bragia) per andare in Sicilia mi blocca il motore e prosciuga il metano!
Soprattutto però il mio dispiacere è anche politico e personale verso Silvio al quale, quando ho potuto, mi sono rivolto chiedendogli (implorandogli quasi) di andare avanti almeno con le Grandi Opere, quello per cui la gente si sarebbe sempre ricordato di lui, nel tempo che è capace anche di far dimenticare gli aspetti negativi dei condottieri, figuriamoci dei Presidenti del Consiglio.
Quanti dei nostri nonni conducendoci alla Stazione Centrale di Milano ci hanno detto: "questa l'ha costruita il Mussolini e con lungimiranza. Allora negli anni venti c'erano solo pochi treni e lui già costruì più di venti binari". Io me lo sono sentito ripetere in tutti i modi e, tralasciando il giudizio storico su Benito, possiamo dire in tutta sincerità che molte delle grandi opere le ha fatte costruire lui e reggono ancora in piedi il sistema infrastrutturale italiano?
L'ho detto.
Non finire in venti anni la Salerno-Reggio Calabria è un'altra delle promesse mancate di Berlusconi ed un mio grande dispiacere.
Mandaci l'esercito, gli ho detto a Silvio: un chilometro di strada, dieci asfaltatori e cento militari, dov'è il problema? Alle stazioni della metropolitana c'è sempre l'esercito, quindi dove sta la difficoltà?
Peccato!
Non so se l'opera del Ponte sullo Stretto di Messina è, era, necessaria o meno.
So che ormai non la vedremo più per davvero e continueremo a lamentarci ed affollare la Puglia che costa un po' di più.
Intanto me ne vado per il Ponte di Ognissanti prima che mi sopprimano anche questo!
Giorgio Gibertini Jolly

Nessun commento:

Posta un commento