mercoledì 9 novembre 2011

Berlusconi? Si, è dimesso....o senza virgola....

L'ho visto uscire da Palazzo Grazioli ieri con tanto di maglioncino blu, senza giacca e cravatta e senza il saluto della mano incollato al finestrino. Lavorando lì vicino sono un abitudinario delle sue partenze e quindi mi godo spesso il suo sorriso dietro il vetro scuro. Ieri no, l'ho trovato un po' dimesso. Mi chiedete di Berlusconi? Si è dimesso, anzi, scusate, ho sbagliato posizione della virgola: si, è dimesso. E' un po' abbattuto, stanco, triste. Povero Silvio.
Mi è tornato in mente uno degli insegnamenti del Liceo lo ricordate? Il soldato che va dalla Sibilla a chiedere un consulto sulla sua imminente spedizione di guerra e riceve una risposta del tutto "sibillina", una frase ambigua in quanto priva totalmente di punteggiatura o di altro segno che suggerisca la posizione della pausa nel modo di leggerla.
"ibis redibis non morieris in bello" risponde la Sibilla come riporta il monaco cistercense Alberico delle Tre Fontane (13mo secolo) nel suo Chronicon.
La frase, come tutti i responsi oracolari, è volutamente ambigua (sibillina, appunto) e offre una duplice interpretazione, a seconda della punteggiatura che si voglia utilizzare.
Se, infatti, si pone una virgola prima di "non" (Ibis, redibis , non morieris in bello), il significato del responso è "Andrai, ritornerai, e non morirai in guerra", e prefigura un esito positivo della missione.
Se, invece, la virgola viene spostata dopo la negazione (Ibis, redibis non , morieris in bello), il senso risulta essere sovvertito nel suo contrario: "Andrai, non ritornerai, e morirai in guerra".
Quindi il "dimesso" di Berlusconi è un atteggiamento od un verbo?
Non sono la Sibilla, non saprei che dirvi.
Giorgio Gibertini Jolly

Nessun commento:

Posta un commento