mercoledì 27 giugno 2012

Quel bambino e tutti i nostri bambini in gita parrocchiale


Quante gite parrocchiali ho fatto, quante ne ho organizzate, a quante ho già mandato i nostri figli, a quante ancora ne manderemo nella nostra vita? Pensieri, domande, dubbi, angosce che abbiamo tutti noi genitori quando al mattino lasciamo i figli dietro il vetro di quel pullman che parte e, il più delle volte, torna la sera carico di una felicità stanca.
Franco Lori, 11 anni, è morto durante una gita parrocchiale, attacco cardiaco sembra dovuto alla fatica. La comitiva parrocchiale secondo le prime testimonianze aveva camminato per ore sotto il sole e nel grande caldo sul monte Calvana in provincia di Prato. Il gruppo composto da circa sessanta ragazzi tra gli 8 e i 16 anni più gli accompagnatori adulti apparteneva alla parrocchia di Paperino, paese in provincia appunto di Prato in Toscana.
Da questa notte tutto il mondo (che è riduttivo chiamare della rete) si è stretto attorno ai genitori, al parroco, alla Parrocchia di Paperino (come risulta crudele ora questo nome!) nell’unica cosa che ormai è possibile fare e che è capace di spazzare via anche la purtroppo tradizionale polemica: la preghiera.
Prego anche io per Franco ed i suoi genitori, mentre mi appresto Sabato ad accompagnare i nostri figli ad un altro pullman per un’altra uscita con gli Scout e sarà ancora più dura tenere le labbra serrate e gli occhi non lucidi nel saluto con la manina oltre il vetro oscurato.
Sarà difficile ma continueremo ad andarci, in gita con la Parrocchia, e continueremo a portarceli i nostri figli per quelle scampagnate che educano tanto e fanno crescere ancora di più.
In quelle gite con la parrocchia un uomo cresce, incontra amici, condivide l’acqua della borraccia, segue l’amichetta e quando arriva in cima si raduna attorno al suo Dio presente nell’eucaristia.
Le preghiere di chi in quelle gite almeno una volta c’è stato o un figlio ci ha accompagnato.
Giorgio Gibertini Jolly su Il Quintuplo.it

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