sabato 24 ottobre 2015

Dieci piccoli accorgimenti per fare la spesa in famiglia, risparmiando e divertendosi - Qelsi

“Ma come fate a vivere con tre figli?”. Ce lo siamo sentiti dire spesso in questi 8 anni sia da conoscenti sia da persone che si complimentavano incrociandoci in metropolitana. Io di rimando dico sempre: mi costa più lo Stato italiano dei tre figli (ma questo è un altro discorso). Mia moglie, più modesta ed umile di me, risponde quasi sempre: “Con piccoli accorgimenti tutto è possibile. Non siamo degli eroi”. Quali sono questi “piccoli accorgimenti” sperimentati sul campo e che ci sentiamo in dovere, e piacere, di condividere con voi?Sicuramente quello della spesa è uno dei temi principali (tra quelli materiali) che una coppia con figli si trova a dover affrontare. Ecco alcuni suggerimenti provati sul campo
  1. Andare a fare la spesa a stomaco pieno. Vi sembrerà una battuta questa ma è la prima regola d’oro da imparare. Non andate mai, con vostro marito/moglie o coi figli, al supermercato o nei centri commerciali dopo le 11 o dopo le 18 quando si cominciano a sentire i primi richiami della fame perché questi ultimi sono tremendi e sono capaci di offuscarvi la mente, riempirvi il carrello e svuotarvi il portafoglio. A fare la spesa si va a stomaco pieno, dopo colazione, dopo mangiato, dopo cena quando l’appetito è saziato e quindi gli occhi ed il palato non saranno loro a guidarvi le mani. Potremmo coniare il detto: lontani dai pasti lontano dal portafoglio. Provate!
  2. Fate la spesa prima del 27 del mese. Il 27 inteso come giorno di paga. Abbiamo verificato che spesso i supermercati mettono molti prodotti in offerta tra il 20 ed il 27 del mese perché sanno che ormai in quei giorni la gente non ha più soldi e quindi, se bisogna far riempire il carrello, occorre fare grandi promozioni in quel periodo. Dopo il 27 inizia il periodo nero, ovvero fare la spesa solo per necessità e non quella grande mensile. Provate a controllare anche voi se il supermercato sotto casa usa questa tattica o meno.
  3. Provate ad andare nei supermercati in periferia. Con le dovute precauzioni (a noi ci hanno rubato anche i sacchetti della spesa vuoti) abbiamo verificato che la stessa catena di supermercati offre gli stessi prodotti a prezzo differente man mano ci si allontana dal centro o comunque da quartieri residenziali o conosciuti per essere più ricchi. Questo avviene soprattutto nei cosiddetti Discount. Provate a confrontare i prezzi tra quello sotto casa e quello in periferia.
  4. Abbiate voglia di quello che è…in offerta! Se andate al supermercato con la voglia di pesce ma quel giorno in offerta c’è la carne, beh, abituate il vostro stomaco ad avere desideri in base alle offerte e non alle voglie (ovviamente da questo calcolo è escluso il periodo delle gravidanze della moglie). Vostro figlio vuole il cocomero ma in offerta ci sono le fragole? Questa settimana si fa la giornata della fragola e per il cocomero aspetteremo il momento della offerta o della stagione.
  5. Attenti ai metà prezzo ed ai prodotti in scadenza. Anche in Italia cominciano a comparire, sui banchi dei supermercati, i cartelli con scritto: prodotto a metà prezzo perché in scadenza. Attenzione: riempire un carrello della spesa di prodotti a metà prezzo è una delle gioie del matrimonio che crea dipendenza. Provatelo e vedrete come i gusti si adattano volentieri, in questo caso al contrario, a ciò che è in scadenza ma sempre buono, anzi, pagato la metà ha un sapore ancor migliore!
  6. Prodotti stagionali e a chilometro zero. Scegliete i prodotti tipici della vostra zona, quelli a chilometro zero e quelli stagionali: costano meno ed educano te, e chi ti sta attorno, a cominciare dal coniuge e dai figli, al rispetto dei tempi del Creato. Spesso costano anche meno.
  7. A tutto GAS con altre famiglie. Guardatevi attorno. Sicuramente nel vostro paese, quartiere, parrocchia ci sarà un GAS. I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sono gruppi di acquisto, organizzati spontaneamente, che partono da un approccio critico al consumo e che vogliono applicare i principi di equità, solidarietà e sostenibilità ai propri acquisti (principalmente prodotti alimentari o di largo consumo). Se non ce ne è uno organizzato pensateci voi. Parlatene coi vostri amici, coi vostri vicini di casa e scoprirete che tutti hanno il vostro stesso desiderio: comprare più quantità di “materiale” per avere più sconto e suddividersi i costi. I GAS mettono in pratica la più antica legge del mercato: più compro meno spendo. Lo potete fare anche semplicemente coi vostri amici e trattando direttamente coi produttori di cibo.
  8. Sconti dopo le 20. Molti supermercati stanno applicando ulteriori sconti della spesa dopo le 20. Approfittatene. Mangiate a casa (ricordatevi la regola regina numero 1) e, a stomaco pieno, tutti in famiglia a fare la spesa solo del necessario e con uno sconto ulteriore.
  9. Borse e sacchetti da casa. Portatevi le borse da casa, sono più resistenti le vostre di quelle che ora i supermercati sono obbligati a darvi e che si “deteriorano” prima di arrivare all’auto. Piccole borse, piccolo risparmio ma grande valore educativo che, col tempo, diventa anche grande risparmio.
  10. Le tessere di ogni supermercato. Ogni negozio ha la sua tessera punti, la sua carta fedeltà, la sua scheda ricaricabile. Beh, fatene a più non posso, non vi stancate di portarvele appresso (i mariti esistono anche per questo) perché spesso gli sconti, le promozioni, gli omaggi il giorno del compleanno sono solo per chi ha la tessera ed è desolante arrivare alla cassa e non avere proprio quella tessera.
  11. Non chiamiamoli i dieci comandamenti del vivere o sopravvivere in Italia con famiglia: lasciamo stare il sacro. Prendeteli come 10 piccoli consigli molti dei quali sicuramente già applicate per il vostro vivere quotidiano, altri forse non li avevate ancora provati o sperimentati. Provateli e se ne avete altri anche voi aggiungeteli perché una delle gioie del matrimonio è la condivisione di tutto, anche tra famiglie.
@giorjolly

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