venerdì 17 novembre 2017

La mia introduzione al libro " Vasco Rossi Modena Park"

Introduzione: perché questo libro su Modena Park
La prima domenica di settembre del 2017, con la mia famiglia arrivo a Sori, località turistica in provincia di Genova, per un saluto agli amici Vasconvolti dei Bagni Checco, Anita e Paolo, anche loro presenti in questo libro, anche loro da sempre fans di Vasco Rossi.
Ci abbracciamo e, giusto il tempo dei saluti, ci raggiungono anche Giusy e Mimmo, due super amici purtroppo non presenti a Modena Park.
Giusy bacia con affetto mia moglie poi mi prende da parte e mi dice: “Adesso mi racconti per filo e per segno Modena Park”.
Ci sediamo, prendiamo un aperitivo, e comincia il mio racconto…
Io sono tra quelli che erano presenti, che ci sono stati, che hanno fatto cose pazze per esserci (e molte le leggerete anche qua) e che sono rimasti lì con la testa, col cuore, con l’anima per lungo tempo (e forse qualcuno non è ancora del tutto venuto via).
Perché?
Perché Vasco Rossi a Modena Park il 1 luglio 2017 non è stato un concerto qualsiasi ma un evento unico, sicuramente, irripetibile non lo so.
Dagli altri concerti di Vasco vieni via piangendo sulle note di Albachiara e dopo due massimo tre giorni tutto torna quasi al suo posto. 
Questa volta non è stato così e non era possibile che fosse così per chi ha partecipato e quindi contribuito alla realizzazione e allo svolgimento dell’evento.
Ci sentiamo quindi non solo attori non protagonisti ma ognuno di noi, dei 220 mila, è stato anche artefice del successo e della dipendenza che ne è seguita.
Dipendenza che si è prolungata proprio per il fatto, accaduto spesse volte (come immagino anche a tutti voi), che mi è successo a Sori, ovvero la tanta gente che mi ha fermato, anche per strada riconoscendomi dal cappellino e mi ha chiesto: 
“Ma tu sei stato a Modena Park? Che bello, che figo! Racconta dai!”
Me lo ha chiesto il farmacista, un benzinaio, la cassiera del supermercato, tre clienti e poi Giusy e Mimmo e quindi mi son detto: facciamo un libro e lo dedichiamo a noi che eravamo lì e soprattutto a tutti quelli che non c’erano ma che avrebbero voluto esserci e una di loro chiuderà questo libro col suo racconto.
Avete perso una grande occasione quella sera….ma cercheremo di farvela rivivere qui, facendovi riassaporare il tutto a cominciare dall’odore dell’erba e della terra del Parco Enzo Ferrari.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno mandato la loro “testimonianza”. Non conosco personalmente alcuno di loro ma è come se li conoscessi tutti.
@giorjolly



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